I gruppi morfologici o stilistici sono famiglie di caratteri accomunati da somiglianze grafiche che li riconducono ad un medesimo modello.
La suddivisione in serie si basa su alcune caratteristiche definite “costanti”, in quanto presenti in ogni stile. Queste qualità sono: la forma ortografica, la pendenza, il tono, la larghezza, l’eventuale ornamento, l’inversione.
- La forma ortografica distingue i caratteri in maiuscoli, minuscoli, maiuscoletti.
- La pendenza permette di differenziare i romani o tondi dai corsivi o italici.
- Il tono di un carattere, o forza del carattere, può essere: chiarissimo, chiaro, normale, neretto, nero e nerissimo.
- La larghezza suddivide i caratteri in: strettissimi, stretti, normali ed estesi. Si rileva osservando il disegno dell’occhio di un carattere.
- L’ornamento è l’eventuale decorazione a tratteggio, a puntini, l’effetto rilievo, l’ombreggiatura ecc.
- L’inversione indica il carattere positivo (vale a dire nero su bianco) o negativo (bianco su nero).
Le scale dimensionali infine si riferiscono al corpo di un carattere, che viene calcolato sulla base di un’unità di misura detta punto. Il punto tipografico è l’unità di misura adottata da tipografi, compositori e grafici.
Venne fatto adottare nel 1770 da François Ambroise Didot che lo ottenne suddividendo in 1728 parti il piede ufficiale francese, detto “pied du roi” (un’altra unità di misura). Tradotto in misure più familiari diciamo che il punto tipografico equivale a 0,376 mm ; il suo multiplo è la riga tipografica, che corrisponde a 12 punti (4,512 mm).
I corpi dei caratteri partono quasi sempre dal corpo 6 ed arrivano al corpo 72, che è il più grande, aumentando di due punti per volta. Tuttavia, con i moderni sistemi di fotocomposizione, è possibile ottenere tutte le dimensioni che vogliamo.
Ultimo parametro da considerare nella valutazione “quantitativa” di una pagina di stampato è la giustezza vale a dire la larghezza di una riga di testo, misurata sempre in corpo 12. La gabbia di una pagina va misurata in righe tipografiche di corpo 12 per quanto riguarda la larghezza, mentre l’altezza è data dal numero di righe nel carattere che si vuole usare (c.10, c.12 ecc. ).
Altri due termini che riguardano più il carattere di piombo che il singolo disegno di una lettera sono la spalla e l’avvicinamento. La spalla è quella parte di vuoto che c’è sopra e sotto l’occhio e che permette di scrivere le lettere di asta ascendente e discendente.
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