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Un “font raster” o “raster font” è un tipo di carattere in cui ogni glifo (cioè ogni singola lettera, numero o simbolo) viene rappresentato come una griglia di pixel, dove ogni carattere è disegnato su una griglia fissa di dimensioni specifiche, come ad esempio 8×8, 10×10, 12×12 o altre dimensioni fisse, piuttosto che da un insieme di linee o curve come nelle font vettoriali1.

Questi font sono comunemente utilizzati in contesti in cui la risoluzione dello schermo o della stampante è bassa o limitata, come nei display a matrice di punti, nelle stampanti a impatto, o in situazioni in cui è richiesta una rappresentazione estremamente dettagliata dei caratteri.

I font raster sono stati ampiamente utilizzati nei primi sistemi informatici, come i computer DOS degli anni ’80 e ’90, ma sono diventati meno comuni con l’avanzamento della tecnologia dei display e delle stampanti, che ha reso possibile l’uso di font vettoriali scalabili, come TrueType e OpenType 2, che sono più versatili e consentono una migliore resa dei caratteri a diverse dimensioni e risoluzioni.

Font raster

Ecco alcune caratteristiche principali di una font raster:

Dimensioni fisse:

Ogni carattere è definito su una griglia di pixel con dimensioni fisse. Questo significa che i font raster hanno un set di dimensioni predefinite e non possono essere scalati liberamente senza perdita di qualità.
Ingrandito o ridotto, il carattere può apparire sfocato o pixelato, poiché non si adatta dinamicamente come i caratteri vettoriali. Se una dimensione intermedia è richiesta, può essere necessario selezionare la dimensione più vicina o ridisegnare il glifo per la nuova dimensione.

Pixel perfect:

Poiché i caratteri raster sono basati su una griglia di pixel, tendono a sembrare migliori su display o dispositivi con una risoluzione che è un multiplo esatto delle dimensioni della griglia del font. In altre parole, i font raster possono sembrare “pixel-perfect” solo a risoluzioni specifiche. Ogni pixel può essere acceso (nero) o spento (bianco), e talvolta possono esserci variazioni di luminosità per simulare l’antialiasing.

Limite di stili e pesi:

Poiché ogni carattere è rappresentato da una griglia di pixel, i font raster hanno spesso una gamma limitata di stili e pesi (come grassetto o corsivo) disponibili.

Efficienza:

Poiché ogni glifo è semplicemente una matrice di pixel, le font raster possono essere estremamente efficienti in termini di utilizzo della memoria e di rendering su schermi a bassa risoluzione o in contesti in cui le risorse di calcolo sono limitate.

Semplicità:

La struttura di una font raster è relativamente semplice rispetto ai formati vettoriali. Questo le rende adatte per dispositivi con capacità grafiche limitate o in contesti in cui la semplicità e la velocità di rendering sono critiche, come nelle console di testo o nei display di vecchia generazione.

Leggibilità limitata:

La leggibilità dei font raster può essere limitata, specialmente a dimensioni molto piccole o su schermi a bassa risoluzione.

Mancanza di Flessibilità:

A differenza delle font vettoriali, le font raster non possono essere scalate a diverse dimensioni senza perdere qualità, e non offrono la stessa flessibilità per quanto riguarda gli stili (come il grassetto o il corsivo).

Le font raster sono state molto comuni in passato, specialmente nei primi sistemi informatici e nei primi display grafici, ma oggi sono meno utilizzate a favore delle font vettoriali, che offrono maggiore flessibilità e qualità visiva.

Tuttavia, trovano ancora applicazione in contesti specifici come i sistemi embedded, i terminali o le interfacce utente a bassa risoluzione.

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Tipo_di_carattere_vettoriale[]
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/OpenType[]

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